Madame Maigret che noia le donne in carriera

Madame Maigret che noia le donne in carriera.

 

Copertina di L'amie de madame Maigret

Copertina di L’amie de madame Maigret

Madame Maigret che noia le donne in carriera.

Non se la prenda, mia cara Louise, non è facile, di questi tempi, far accettare il suo personaggio a molte delle sue colleghe donne.

Un po’ per invidia e, molto, per snobbismo intellettuale, proprio non ce la fanno ad ammettere che lei è una donna felice, per quanto la vita, anche immaginaria, possa consentirlo.

Il solo fatto che lei, M.me Maigret, possa sentirsi realizzata da un’esistenza interamente dedicata al suo uomo, risulta loro inconcepibile.

Perché, un certo immaginario femminile, riesce ad accettare di dedicare la propria vita al lavoro, all’arte, allo sport, ad una qualunque passione o ad un qualsiasi interesse. Non sicuramente ad un uomo. Questo proprio no. Non è possibile.

Lei sicuramente capisce e giustifica. Io un un po’ meno.

Non perché ritengo sbagliato che una donna decida della propria vita come crede. Lo trovo più che giusto. Quello che non mi garba è il pretendere che tutte le donne debbano uniformarsi a questo modello. Non è più una liberazione, ma una imposizione.

Probabilmente temono che lei risulti un cattivo esempio per le lettrici ancora affezionate alle avventure del suo commissario.

Com’è possibile appassionarsi ad un racconto dove la moglie del protagonista accetta di buon grado il suo ruolo di secondo piano, dedicandosi esclusivamente alla cura della casa, della cucina e del marito. Se una giovinetta si trovasse per caso fra le mani una storia del genere, decidendo magari di leggerla, potrebbe restarne traumatizzata per il resto dei suoi giorni. Potrebbe, addirittura, arrivare a mettere in discussione il fatto che sua madre sia più facilmente a riunioni aziendali che a casa. Che la cena, spesso, la prepara papà o ci si arrangia a mangiare ognuno per conto proprio. Anatema!

Potrebbe anche darsi, però, che la giovinetta, più sveglia di mamma o meno omologata di lei, arrivi a capire che questo personaggio letterario, creato da Simenon, non è uno stereotipo ottuso destinato ad avvelenare il sangue di tutte le donne libere della terra. Potrebbe accorgersi che Madame Maigret è semplicemente l’altra metà di Maigret.
cervi pagnani

Lui uomo modesto e tendenzialmente pantofolaio, costretto per lavoro, non per volontà di crociata, a combattere le storture del mondo, ma conscio del proprio ruolo.

Perfettamente autocentrato. Non ci sono crisi o dubbi nella sua vita. Lui sa esattamente cosa è giusto e cosa è sbagliato e se il giusto e lo sbagliato non coincidono con la legge poco gli importa. Fa il suo dovere se è necessario; arriva anche a non farlo se lo ritiene giusto. Sostiene che non ci sono colpevoli, per lui, solo vittime. Ma vittime, per lo più, di se stessi. Succede che la vittima, a volte, è più colpevole dell’assassino.

Questo uomo tranquillo, che ha fatto una scelta e vive in coerenza con quella, ha accanto a se una donna altrettanto tranquilla e coerente con la propria di scelta. Entrambi dedicano la loro vita a quello che hanno senza ombra di dubbio stabilito essenziale per loro.

Uno di voi non può esistere senza l’altro.

Siete talmente in sintonia, lei e il commissario, che non avete nemmeno bisogno di parlare per capirvi. Vi basta prendervi a braccetto, camminando insieme, di ritorno da un cinema o da un bistrot.

Questo è il vero esempio che, semmai, si può trarre dalle vostre storie.

Se Maigret fosse diverso M.me Maigret lo sarebbe a sua volta.

 

Chi vuol leggere di sparatorie e inseguimenti non legge le avventure del commissario. Chi vuole le storie di una suffragetta incazzata con gli uomini e piena di complicazioni, o le avventure di una guerriera ammazzasette, nemmeno.

Simenon viveva in un mondo dove le donne avevano già imparato ad imporsi (certo non tutte, che l’emancipazione era di là da venire). Ha saputo disegnare figure femminili di grande rilievo nei suoi romanzi. Lui, magari, non è stato esattamente un campione di onestà nei rapporti con le sue donne, ma questa è un’altra storia. Del resto lui non era Maigret.

 

Che noia, Madame Maigret! | La ventisettesima ora.


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Madame Maigret che noia le donne in carrieraultima modifica: 2016-01-13T02:30:16+01:00da albatros-331
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2 comments for “Madame Maigret che noia le donne in carriera

  1. 13 gennaio 2016 at 23:23

    Il commissario mi ricorda tanto la mia giovinezza. Buona serata

    • 14 gennaio 2016 at 2:14

      Anche a me ricorda la mia giovinezza. Forse è per questo che non rinuncio a leggerlo e rileggerlo e, se capita, guardarlo in TV.
      Grazie thatiel buona serata e buona vita a te

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