Adelphi ripropone l’ispettore G 7 di Simenon

L’Ispettore G7, l’altro poliziotto di Simenon.

I racconti dell'ispettore G 7

I racconti dell’ispettore G 7

Simenon-Adelphi ripropone l’ispettore G 7

Adelphi, la casa editrice fondata a Milano nel 1962, ripropone tre racconti di Simenon con protagonista l’ispettore G 7.

Gli affezionati ricorderanno che nel 2008 la stessa casa editrice (non poteva essere diversamente) pubblicò un primo racconto dedicato a questo personaggio simenoniano: “La pazza di Itteville“.

Questo personaggio, l’ispettore G 7, cui Simenon lavorò intorno al 1930, quindi contemporaneamente alla nascita di Maigret, e che venne pubblicato per la prima volta da Gallimard nel 1938, non ha nessuna delle caratteristiche del famoso commissario Maigret che poi tanto contribuirà al successo di Georges Simenon.

Unico tratto in comune: fumano entrambi la pipa. Quella di G7, però, è una pipa assai piccola.

Trentenne, alto, ben piantato, il volto cosparso di lentiggini, occhi chiari, labbra carnose. A volte assume «l’aria di uno scolaretto pudico che finge di non vedere niente», ma nel complesso appare come un «giovanotto di buona famiglia».

 

Non mangia in abbondanza, non beve e, soprattutto, lui con le donne ci fa l’amore.

 … dietro la porta G.7 e Sonia erano già nelle braccia uno dell’altra…”.

Forse quando il prolifico Simenon ideò questo personaggio pensava ad una soluzione di riserva se Maigret non si fosse rivelato quell’enorme successo che poi è stato.

Forse, semplicemente, Simenon non si aspettava da Maigret un successo particolare e scriveva sempre nuove storie come sua abitudine.

Di fronte ai risultati ottenuti dai primi romanzi con Maigret protagonista, ha lasciato nel cassetto G 7 per future occasioni.

Nuova uscita per Adelphi

Nuova uscita per Adelphi

Nel 1938, dopo 4 anni senza scrivere di Maigret (in realtà aveva comunque scritto dei racconti con Maigret protagonista), forse, pensò fosse il momento giusto per proporre questo nuovo personaggio.

Del resto è noto che Simenon prima di optare per il personaggio del commissario che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, sperimentò ben 18 possibili alternative.

Maurizio Testa, nel suo meritatamente celebre blog Simenon-Simenon sottolinea bene che Simenon avrebbe potuto pubblicare questi racconti fin dal 1930, così come faceva con tanti altri:

Ricordiamo che nel 1930 Simenon ancora pubblicava esclusivamente sotto pseudomino, e quindi questa avventure dell’agente G.7 sarebbero potute uscire firmate Christian Brulls o Georges Sim. E invece sono rimaste otto anni in un cassetto (di chi?) fin quando Gallimard le pubblicò nella serie La Renaissance de la nouvelle diretta da Paul Morand.

Oggi la casa editrice Adelphi, che dal 1985 pubblica i libri di Georges Simenon, dopo “La pazza di Itteville“, presentata nel 2008, ripropone anche il personaggio dell’ispettore G 7 con tre racconti riuniti nel volume “Tre inchieste dell’ispettore G 7”.

Si tratta di tre racconti: Le Grand Langoustier, La nuit de 7 minutes e L’Enigme de la Marie-Galante.

Gli stessi che Gallimard pubblicò nel 1938.

Ci informa Daniele Abbiati su Il Giornale.it:

…In Le Grand Langoustier , ambientato sull’isola francese di Porquerolles, in Provenza, dove si indaga sulla sparizione di tre donne, il signor Henry è una specie di incrocio fra il ricco eccentrico, l’orco e l’eremita: nella sua dimora a pochi metri dalla gente che si crogiola al sole in spiaggia, lui beve, mangia e tromba dal mattino alla sera. Dimenticando però una vecchia e non gradita conoscenza… In La notte dei sette minuti siamo ad Asnières, poco sopra Parigi, e la morte di Ivan Nikolaevic Morozov, un esule russo ridotto in miseria, ex generale dell’esercito zarista, è un classico “mistero della camera chiusa”. Ma quando sulla scena, grazie a un investigatore privato chiamato in causa dal compare di G.7, si manifesta la bella figlia della vittima, la verità comincia a prender forma. E G.7 a… prender moglie, dato che se ne innamora perdutamente. Infine in L’enigma della «Marie Galante» , ambientato a Fécamp, la cittadina affacciata sulla Manica, tutto ruota intorno alla squallida figura dell’armatore Morineau, tanto avaro quanto disonesto, autore di un piano diabolico e, ironia della sua sorte, costoso…

Quindi di sicuro interesse per gli amanti dello scrittore belga di lingua francese, questa nuova uscita di Adelphi, che ci permetterà di incontrare un aspetto meno noto dello stile e dell’opera del nostro Simenon.

Potremo sbizzarrirci così in confronti ed analisi e, si sa, questo è sempre un gran divertimento, oltre che un’utile esercizio intellettuale.

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Adelphi ripropone l’ispettore G 7 di Simenonultima modifica: 2015-10-08T11:58:17+02:00da albatros-331
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