Il cinema è stato la mia vita.
Il cinema è stata la mia vita di Renzo Renzi.
Renzo Renzi critico militante.
Renzo Renzi nasce a Rubiera, in provincia di Modena, il 13 dicembre 1919.
Renzi è un autentico protagonista del cinema italiano: studioso, critico, sceneggiatore.
Nel 1950, insieme ad Enzo Biagi, Luigi Pizzi e Renato Zambonelli, Renzi fonda la casa di produzione Columbus Film per la quale dirige e sceneggia, tra il 1954 e il 1955, quattro cortometraggi documentari che si avvalgono della colonna sonora di Enzo Masetti. Nel 1952 è tra gli autori di soggetto e sceneggiatura del film Camicie rosse, diretto da Goffredo Alessandrini.
Dal 1956, per l’editore Cappelli di Bologna, è l’ideatore e curatore della collana di monografie Dal soggetto al film, che raccolgono i documenti preparatori dell’opera cinematografica (dal soggetto alla sceneggiatura) che ottiene grande successo tanto da essere tradotta anche all’estero. Ne usciranno 77 volumi: il primo dedicato a Giulietta e Romeo di Renato Castellani, l’ultimo su Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani.
La rivista è considerata come una delle migliori collane al mondo di documentazione cinematografica.
Renzi muore nel 2004 all’età di 85 anni. Il suo fondo librario e fotografico oggi è parte integrante della Biblioteca della Cineteca di Bologna, a lui intitolata.
Il cinema è stato la mia vita- Scritti scelti 1948-1986.
Renzo Renzi rimane, a tutt’oggi, in Italia, una figura esemplare di critico cinematografico, scrittore, divulgatore e organizzatore culturale. Annoverato tra i principali rappresentanti della concezione della critica come impegno militante di difesa e di promozione del film, inteso come strumento di analisi della realtà, Renzi ha concentrato la sua attività sul cinema italiano di cui è stato uno degli interpreti più acuti e attenti, soprattutto in riferimento al ruolo svolto da tale mezzo espressivo nella battaglia delle idee che ha profondamente caratterizzato la cultura italiana dal dopoguerra sino agli anni Settanta del Novecento.
Ha collaborato con varie riviste specializzate (Bianco & Nero, Sipario, Cinema) ed è stato fondatore, insieme a Guido Aristarco, della rivista Cinema Nuovo.
È il primo a scommettere sul talento di Federico Fellini, regista a cui rimane legato da un lungo sodalizio. L’attività di critico cinematografico viene affiancata, a partire dal 1950, dalla pratica filmica. È in quell’anno, infatti, che Renzi, insieme a Enzo Biagi, Luigi Pizzi e Renato Zambonelli, crea la Columbus Film, casa di produzione di cortometraggi.
Sarà a causa di un soggetto da lui pubblicato nel quarto numero, intitolato L’armata s’agapò e dedicato alle vicende dell’occupazione militare della Grecia da parte delle truppe italiane, che insieme ad Aristarco verrà accusato nel 1953 di “vilipendio delle Forze Armate”.
Nel 1956 Renzi dà vita, presso l’editore Cappelli di Bologna, all’ormai celebratissima collana Dal soggetto al film, che raccoglie i documenti preparatori dell’opera cinematografica (dal soggetto alla sceneggiatura) e che ha avuto un notevole successo, tanto da essere tradotta in tutto il mondo.
Fin dal 1962 lavora nella Commissione Cinema del Comune di Bologna ed è tra i fondatori, nel 1967, della Cineteca di Bologna.
Un fine intellettuale che, restando nella sua città, legato alle istituzioni locali e all’ambiente culturale bolognese e regionale, ha offerto, nell’arco di oltre sessant’anni, un alto contributo al mondo della cultura non solo italiana.
(nota dal sito http://www.cinetecadibologna.it).
Un omaggio a Renzo Renzi.
Ecco un estratto dell’articolo di Carolina Caterina Minguzzi.
È davvero morto Renzo Renzi? Come persona fisica della nostra realtà sicuramente sì, ma non nella realtà in cui veste i panni dell’“intellettuale disarmato”, di critico cinematografico, di autore della collana pionieristica Dal soggetto al film: in essa venivano diffuse le carte segrete dei principali autori italiani del dopoguerra. Per questo, noi, figli e nipoti di quella generazione, tutte le volte che entriamo nella Biblioteca Renzo Renzi e, nel cuore pulsante della Cineteca, sfogliamo un libro appoggiati su quei lunghissimi e imponenti tavoloni di legno, in qualche modo lo riportiamo in vita. Così come quando andiamo al Lumière a guardare (soli o con gli amici) un film di una strana rassegna dal titolo ancor più strano, spesso di provenienza talmente lontana da noi che fatichiamo a localizzarla. O nel momento in cui ci riuniamo in Piazzetta Pier Paolo Pasolini, fumando una sigaretta o bevendo un caffè, per parlare di cinema, di generi cinematografici, di nuovi e vecchi film, anche inconsapevolmente, lo omaggiamo e teniamo vivo l’amore e la passione a cui Renzo Renzi ha dedicato la sua vita…continua.
Renzo Renzi un maestro della critica cinematografica che ha dedicato la vita alla settima arte.
Il cinema è stato la mia vita. Scritti scelti 1948-1986-Cinema has been my life. Selected writings 1948-1986
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