Letture per l’estate: 25 Simenon senza Maigret

Scoprire un Georges Simenon senza Maigret.

 

Letture per l'estate: 25 Simenon senza Maigret

Letture per l’estate: 25 Simenon senza Maigret.

Un Simenon tutto da leggere anche senza Maigret.

Una proposta di lettura per gli appassionati di Maigret che vogliono conoscere Georges Simenon più in profondità: 25 romanzi dello scrittore belga che non hanno come protagonista il popolare commissario della squadra omicidi parigina.

Sono 25 titoli rappresentativi di varie epoche della produzione simenoniana, opere da non perdere perché, pur non essendo che una minoranza rispetto alla mole di romanzi prodotti dall’instancabile Simenon, offrono una panoramica piuttosto completa dei temi cari allo scrittore e del suo universo narrativo.

Corriere della sera 25 Simenon senza Maigret.

Per non incorrere nel rischio di farsi condizionare da personali preferenze, abbiamo scelto le stesse opere che il Corriere della sera propose ai suoi lettori dal 29 dicembre 2015 al 14 giugno 2016.
I titolo sono fra i più noti ed amati dai cultori dello scrittore belga:

Corriere della sera 25 Simenon senza Maigret.

Venticinque romanzi senza Maigret che coprono molti degli anni della produzione letteraria simenoniana, dopo che questi aveva rotto gli indugi e abbandonato gli pseudonimi sotto cui si nascondeva, prima dell’esordio del suo commissario.

Il 28 dicembre 2015, per la presentazione dell’iniziativa del Corriere della sera, Roberto Iasoni propose in un suo articolo un interessante “Alfabeto della vita secondo Simenon“.

Attraverso citazioni di testi dello scrittore belga, il giornalista,  mise a fuoco l’essenzialità con cui Simenon sapeva tracciare un ambiente, un’atmosfera e un personaggio. Restituendoci così la straordinaria capacità evocativa che l’autore di Maigret aveva come dono naturale. Capacità continuamente affinata, negli anni, da una incredibile mole di scrittura, servita anche a perfezionare se stesso e il suo stile.

«Hai voglia di mettertelo, questo bel vestito, vero?». «Come hai fatto a indovinare?». Lo teneva in mano; con un movimento rapido e del tutto imprevisto si tolse l’abito nero che portava sempre, e lui ebbe l’impressione di vederla per la prima volta nella sua intimità. E forse era davvero la prima volta che la guardava spogliata. Di più: Combe si rendeva conto di non aver mai veramente desiderato di vedere il suo corpo. Le loro carni si erano avvinghiate selvaggiamente ed entrambi erano precipitati, non più tardi di quella stessa notte, in un abisso vertiginoso, eppure lui non avrebbe saputo dire com’era fatta.
(Tre camere a Manhattan, 1946, traduzione di Laura Frausin Guarino)

Simenon sulle tracce dell’uomo nudo.

Simenon è stato un grande scrittore, ma non solo: è stato anche un grande viaggiatore. Quasi un nomade, se si considerano i tanti luoghi in cui ha abitato e quelli dove si è recato per diporto, lavoro o necessità. Un viaggiatore attento più agli uomini che ai paesaggi pittoreschi. Più esattamente: attento agli uomini dentro i paesaggi che ad altri potevano apparire solo pittoreschi.

Per lui, luoghi e paesaggi, erano gli scenari entro cui tutti gli esseri umani agiscono e portano a compimento il proprio percorso esistenziale. Nel bene come nel male. Ammesso che sia possibile ricondurre tutto a queste due classificazioni.

Simenon ha messo in dubbio che sia possibile. Non tanto la distinzione netta tra bene e male, quanto la totale e precisa appartenenza di ogni singolo individuo ad una o all’altra di queste categorie.

Il percorso di una vita appare allo scrittore più un labirinto che una linea, retta o tortuosa che sia. Un labirinto in cui perdersi è molto più probabile che orientarsi.

Così, nei suoi Maigret, il comprendere e non giudicare del commissario parigino, rappresenta una possibile chiave di lettura riguardo gli esiti delle scelte umane. Nei romanzi, dove non vi è un Maigret incaricato di comprendere, non rimane che scendere più al fondo possibile nell’abisso dell’animo umano, per mostrare al lettore quanto arduo sia il giudizio finale.

Ecco allora apparire tra le pagine quell’uomo nudo che è l’essenza stessa della ricerca di Simenon.

L’uomo al netto delle apparenze, delle illusioni e delle certezze proprie ed altrui.

Un uomo che ha, sicuramente, la piena responsabilità delle proprie scelte, ma che, troppo spesso, è condizionato nel compiere quelle scelte da una moltitudine di fattori, interni ed esterni al proprio animo.

Non ultimo proprio quel non rendersi spesso conto di stare per compere una scelta o di averla già compiuta molto prima di porsene il problema.

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Letture per l’estate: 25 Simenon senza Maigretultima modifica: 2021-08-08T01:30:53+02:00da albatros-331
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